Rocco Rosignoli, nato a Parma nel 1982, è cantautore, musicista, saggista e poeta.

Scrive canzoni da sempre. La sua produzione è caratterizzata da un’alta attenzione alla qualità compositiva e letteraria, in un percorso di ricerca musicale e verbale che ha condotto a risultati elogiati dalla critica. Con le sue canzoni ha inciso quattro album di inediti, più un live (La bella che guarda il mare, 2014) e un EP distribuito esclusivamente online (Covid19 suite, 2020). Ha inoltre pubblicato altri dischi dedicati a diversi repertori: il cd Shir (2018), che rielabora materiale di matrice ebraica di varia provenienza; il cd Canti rossi (2020), che raccoglie canzoni politiche e di lotta che da sempre fanno parte del repertorio di Rocco; e Musica straniera – le canzoni di Leonard Cohen (2022), brani del grande cantautore canadese tradotti in italiano e incisi da Rocco Rosignoli.

Rocco è un versatile polistrumentista. Suona la chitarra classica, folk ed elettrica. Ha studiato per anni il violino, che usa molto sia dal vivo che in studio. Suona inoltre altri strumenti a corda: il mandolino, la mandola, il bouzouki greco, l’oud arabo, il basso elettrico. Da qualche anno suona anche la fisarmonica e l’armonium indiano. Ha inciso per Guido Maria Grillo, Ugo Cattabiani, Francesco Pelosi. Per Alessio Lega ha suonato mandolini, violino, chitarra e armonium nel cd Targa Tenco 2019 Nella corte dell’Arbat. Ha suonato dal vivo con Max Manfredi, Lee Colbert, Marco Rovelli, Miriam Camerini, Angelo Baselli. Dal 2007 al 2010 è stato il violinista della folkband Mè, Pek & Barba. Dal 2021 è voce, chitarra e violino secondo nel progetto Heart Rumors – Celtic and more dell’ensemble Lo brando cortese, che a un repertorio scozzese e irlandese alterna l’esecuzione di brani barocchi ispirati alla tradizione musicale popolare.

Lo Brando Cortese

Collabora come musicista di scena con diverse realtà teatrali: Teatro del Cerchio, Compagnia Pietribiasi-Tedeschi, Compagnia El Bornisi, Teatro dell’Attesa, oltre che con l’attrice Valeria Perdonò nello spettacolo Amorosi assassini. Nel 2022 ha scritto, insieme a Miriam Camerini, lo spettacolo Le belle bandiere – canto per la vita di Pasolini, dedicato al poeta friulano e alle sue canzoni, nel centenario della sua nascita. Nel 2023 è musicista di scena, insieme all’attore Fabrizio Croci, nel reading Grappoli di rabbia tratto da Furore di John Steinbeck.

In scena con El Bornisi (ph. Fausto Accorsi)

Dal 2018 dirige OltreCoro, coro polifonico specializzato in repertorio politico, popolare, di lotta e di lavoro, del quale cura arrangiamenti e preparazione musicale.

Laureato in Lettere, dal 2006 ha scritto per numerose testate giornalistiche, e si è occupato di ufficio stampa per diverse realtà. Ha inoltre scritto settimanalmente articoli di musica e cultura per il quotidiano RossoParma tra il 2014 e il 2017. Come scrittore, ha pubblicato diversi libri. Nel 2009 esce la raccolta di prose e versi Zeppelin – prosimetro anacronistico, riedito poi nel 2019 in una nuova versione riveduta e ampliata. Per le edizioni Il Foglio esce nel 2018 Professione confusa, nuova raccolta di versi. Nel 2021 esce, sempre per Il Foglio, il saggio di ambito cinematografico Il laureato, monografia dedicata al film di Mike Nichols del 1967, con la storica colonna sonora di Simon and Garfunkel. A ottobre 2022 esce, per le edizioni Mimesis, il saggio L’arte di Leonard Cohen tra storia, musica ed ebraismo.
Nel giugno del 2023 è uscito il saggio dedicato a Francesco Guccini, E l’eco si è smorzato appena: ascoltare Francesco Guccini.

Nel 2023 la casa editrice Il Foglio decide di affidargli il ruolo di direttore per la nuova collana Cromatismi, dedicata a saggi di ambito musicale.

Rocco Rosignoli è inoltre un appassionato studioso di lingua e cultura ebraica. Dal 2004 studia la lingua ebraica, dapprima biblica, poi anche moderna. Dal 2007 collabora con il Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna (PR), dove fin dal 2017 cura il primo laboratorio italiano per le scuole dedicato alla musica di matrice ebraica, intitolato Shir. È attualmente iscritto al biennio di Alta Formazione in Studi Ebraici aperto dall’università Limec, in Milano.