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I Giovani Del FolkStudio – Live @ L’Asino Che Vola (ROMA)
Gennaio 14 @ 22:00 - 23:30
Una ventina di giorni fa, ore nove di sera circa, mi suona il telefono. Numero sconosciuto, sarà il solito call center, penso. Ma siccome sono una partita iva, nel dubbio rispondo sempre. Di là sento una voce: “Pronto, Rocco Rosignoli?”
“Sì buonasera,” rispondo.
“Mi chiamo Luigi “Grechi” De Gregori, non so se…”
Quel “non so se” viene troncato dal mio “Accipicchia, che onore! Piacere di sentirla!”
Insomma, per farla breve, passiamo rapidamente al tu; Luigi aveva sentito su youtube la mia versione de “il fantasma di Tom Joad” e ne era rimasto colpito. Era andato a sentirsi un po’ di altre robe e, interessato a quel che scrivo e canto, mi ha invitato a suonare all’Asino Che Vola di Roma il 14 gennaio, nella rassegna da lui curata, intitolata “i giovani del FolkStudio”. Come se non fosse già abbastanza, dopo un giorno o due mi richiama e mi chiede se mi andrebbe di suonare anche violino e mandolino, che lui volendo avrebbe da affiancarmi un chitarrista. Che, salta fuori, è Lucio Bardi, che ha suonato in circa mille dei dischi su cui ho formato il mio gusto e il mio modo di intendere la canzone. Secondo voi, cos’ho risposto?
E quindi, fra un paio di settimane sarò a Roma, coi pezzi del mio #GiglioTigrato e un po’ di altre canzoni, accompagnato da Lucio Bardi, presentato da Luigi “Grechi” De Gregori, che mi annovera tra i “giovani” (che nel quarantatreesimo anno di nostra vita già è una cosa bella di per sé) rievocando l’atmosfera dello storico FolkStudio di Roma all’Asino Che Vola, che è uno dei live club dalla programmazione più interessante in Italia.
Quando penso a un “asino che vola”, nella mia testa prende la forma di quel murale che c’è ancora, proprio a Roma, sul lungotevere delle case di Tor di Nona, lì dagli anni ’70, un simbolo di creatività, di utopia, di speranza verso un mondo migliore. È quello che vedete incollato vicino a me qui sotto, nella foto di Andrea Gatti (ma anche, in versione animata, nel mio video di Santa Lucia, risalente a qualche annetto fa, https://youtu.be/WU_fST9SNAQ?si=1lTCCC2q7GJsIjg4). Non so con certezza se il nome del locale sia dovuto a quello, ma pensare che a Roma ci sia un locale dedicato a questa mia ossessione mi fa stragodere, figuratevi voi suonarci…
L’anno nuovo inizia in bellezza, direi!